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media&cultura

L’AMORE SENZA GENERE

By 3 Aprile 2012Maggio 16th, 2016No Comments

E’ comparso sul numero 298 – 2012 della rivista Flash Art (www.flashartonline.com) un interessante articolo firmato da Sebastiano Mauri “All you need is….” sull’ambiguità e sulla difficoltà di stabilire qual è la differenza fra maschi e femmine, in particolare nel mondo omosessuale/GLBT.

Negli ultimi anni sempre più spesso sono comparsi nei media personaggi dichiaratamente queer, persone che non si riconoscono nel binomio etero/omo. Il punto di vista prescelto nell’articolo è quello artistico, ma forse proprio per questo aiuta a far riflettere su nuovi modi di approcciarsi verso il mondo GLBT.

Nella produzione artistica internazionale si possono individuare artisti  che tentano di rompere queste barriere. Quelli che seguono sono gli artisti segnalati nell’articolo, ma  altri se ne potrebbero citare, anticipatori di queste tematiche.

La giovane fotografa di Seattle Molly Landreth cercando nuove figure, nuove vite, amori e corpi alternativi ha viaggiato per cinque anni per gli Stai Uniti. Ha raccolto il proprio lavoro in una serie di fotografie”A Portrait of Queer America” dove i vari personaggi sono immortalati nei posti per loro significativi, mostrando la loro unicità, esempi difficilmente riscontrabili nei media. 
 

Un’altra fotografa Daniela Comani, italiana ma residente a Berlino, ha realizzato una serie fotografica”Un matrimonio felice” dove si traveste da marito e moglie rivendicando il diritto di scegliere il ruolo che più si desidera. E’ una serie iniziata nel 2003 e via via si è arricchita di foto scelte nei momenti più tipici della vita di coppia. Ma le differenze sono minime e l’identità di genere svanisce per un nonnulla.  

L’americana 
Katie Koti ha raccolto una serie di ritratti in “Deconstructing the Boxes” impostandoli sulle serialità e freddezza delle foto segnaletiche.  Sono donne e uomini che hanno tentato di cambiare il proprio sesso o cercano di trovare una sintesi dei sessi, tutto sul proprio corpo.

L’universo gay è il soggetto privilegiato dal russo Slava Mogutin, ora cittadino americano. Il suo è un mondo iper-erotizzato dove i suoi modelli hanno poco a che fare con una visione effeminata dell’omosessualità maschile. Ritrae anche giovani prodotti dalle sottoculture giovanili quali skinhead, hustler, e skateboarder. La sua prima raccolta di foto “Lost Boys” mostra giovani che oscillano fra momenti d’incontro, di solitudine, di condivisione o alienazione. 

Particolarmente consigliabile una visita al suo sito (http://slavamogutin.squarespace.com ) con numerose foto e video, anche in collaborazione con altri artisti o fotografi. 

Il pittore argentino Juan Tessi dipinge adolescenti in momenti d’intimità in cui l’esplorazione della propria sessualità non è legata strettamente ai soliti ruoli di genere. Spesso è difficile determinare il sesso delle persone rappresentate e ci costringe a considerare l’atto come un semplice contatto fra persone. 

L’installazione del giovane artista americano J-Morrison, “Friendster is dead”, è composta da centinaia di disegni raffiguranti profili di uomini e donne, amici e conoscenti con cui intrattiene vari rapporti e relazioni. L’interesse risiede soprattutto nel carattere sfuggente, sovrapposto e contradditorio di queste immagini, tracciate con segno debitore ai graffitisti.
Nel suo sito (www.j-morrison.com troverete foto e video di altre attività e performance. 

I disegni del giovane artista americano Brian Kenny, sono composti da una moltitudine di maschi e femmine che si abbracciano, baciano e penetrano in combinazioni infinite. I corpi si intrecciano senza confine, giocosamente invadendo il foglio con una forza inarrestabile. 
Da vedere anche il blog 
 http://briankenny.blogspot.it 

La coppia Lovett-Codagnone, il primo americano, il secondo italiano, presentano fotografie di se stessi in stile sadomaso in contesti domestici, quotidiani e pubblici che banalizzano il forte contrasto. Lavorano insieme dal 1995. La loro produzione varia dalla fotografia alla scultura, dal video all’installazione, alla performance, dove sono sempre protagonisti in un gioco ironico teso a smascherare i ruoli di potere socialmente definiti, nelle relazioni interpersonali. 

L’autore dell’articolo, Sebastiano Mauri, ha realizzato il video “Love has no gender” che potete trovare su YouTube. Ha utilizzato messaggi e video clip che circolano in rete, perché siano proprio questi giovani a dirci direttamente, rompendo alcune barriere, che l’amore non ha genere. 

Staff d.e.l.o.s.

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